psicologia-giuridica-voghera-pavia-milano-ctp-valutazione-danno-psichico-ctu-psicologo-sostegno-genitori-separazione-negoziazione-assistita-convenzione-dialogo-1

Nella prassi giuridica, una delle parti, tramite il proprio avvocato, invita l’altra parte alla Negoziazione Assistita.

In caso di accettazione, si prosegue con la stesura della Convenzione di Negoziazione Assistita, mediante la quale le parti s’impegnano a cooperare per il raggiungimento di un accordo, ad evitare comportamenti finalizzati a coartare la volontà dell’altra parte, ad esempio minacciando di ricorrere in via contenziosa, a non compiere atti di straordinaria amministrazione dei beni della famiglia, a condividere informazioni rilevanti.

Nell’accordo si inseriscono, inoltre, clausole che impegnano i coniugi a mettere al centro dei propri interessi il benessere della prole. Si potrà leggere nella convenzione ad esempio che:

“Nel trattare le questioni relative ai figli, prendiamo atto dell’obbligo di giungere ad accordi che mettano al centro gli interessi degli stessi e il loro benessere, privilegiando in particolare la continuità di rapporto con ciascun genitore. Ci impegniamo in ogni caso ad astenerci dal denigrare l’altro genitore, dall’utilizzare i nostri figli quale mezzo per comunicare con l’altro, dall’emarginare l’altro genitore dalla cura e dall’educazione dei nostri figli o dal sottrarci alla responsabilità genitoriale sotto ogni profilo. Ci impegniamo altresì a salvaguardare la figura dell’altro genitore agli occhi dei nostri figli, a favorire la prosecuzione di una relazione continuativa e significativa e a essere collaborativi e solidali per la loro educazione.”

Inoltre, le parti vengono informate, dai rispettivi legali, della possibilità di avvalersi di un esperto psicologo, uno per ciascuna delle due parti coinvolte, in tutte le fasi della Negoziazione Assistita, al fine di agevolare l’accordo, con specifico riferimento alle questioni attinenti l’affidamento e la gestione della prole.

L’accordo solitamente proposto è quindi integrato da una specifica clausola nella quale le parti riconoscono la possibilità di avvalersi della figura dell’Esperto del processo separativo in tutte le fasi della procedura e s’impegnano a collaborare affinché questi possa aiutarle a progredire nel processo di riorganizzazione delle relazioni familiari in senso evolutivo e stabile, che possa cioè permanere oltre il termine della Negoziazione Assistita e del procedimento separativo giudiziale.

A tal fine, le parti consentono all’esperto di:

  • partecipare a tutti gli incontri di Negoziazione Assistita concordati dagli avvocati, durante i quali svolgeranno il ruolo di osservatori delle dinamiche relazionali di coppia e del gruppo di Negoziazione Assistita
  • di concordare con la propria parte, dopo ciascun incontro allargato (parti, avvocati ed esperti) incontri individuali di riflessione sui temi e i contenuti emotivi emersi negli incontri allargati, con la finalità di individuare e rimuovere eventuali ostacoli che si frappongono all’elaborazione della separazione emotiva (su separazione emotiva si potrebbe aprire link con articolo del blog)
  • di collaborare con l’avvocato della parte condividendo con lui le proprie riflessioni sul processo di Negoziazione Assistita, sul suo progresso e su eventuali fasi di stallo o fattori di natura psichica individuale di una delle due parti e/o relazionale della coppia che ne ostacolano il proseguimento o ne rendono consigliabile l’interruzione
  • di proporre modalità di visita e tempi di frequentazione del minore con i genitori, di concerto con l’esperto dell’altra parte, rispetto ai quali la parte s’impegna a collaborare per la loro fattiva realizzazione, con la possibilità che detti programmi, superato il periodo di verifica in itinere, vengano formalizzati quale parte dell’accordo, anche qualora si dovesse pervenire ad un accordo parziale
  • di proporre incontri di confronto con l’altra parte ed il proprio esperto come momenti di verifica del processo di Negoziazione Assistita e di separazione emotiva
  • di condividere con gli attori in causa la consapevolezza che il materiale emerso durante la Negoziazione Assistita, nel caso questa fallisca, non sarà utilizzabile in un procedimento giudiziale
  • di condividere come buona prassi che alla Negoziazione Assistita non prendano parte professionisti esperti del processo separativo che abbiano avuto un pregresso contatto con la coppia.