Il Consulente Tecnico di Parte fornisce un’assistenza ed un sostegno psicologico completo al genitore durante la Consulenza Tecnica d’Ufficio o CTU:

  • Osserva e controlla l’operato del Consulente Tecnico d’Ufficio, assicurandosi che la metodologia e gli strumenti che egli utilizza siano scientificamente orientati
  • Presenzia a tutti i colloqui effettuati dal Consulente Tecnico d’Ufficio con i genitori e con il/i minore/i
  • Svolge, con la parte che assiste, colloqui di chiarimento e sostegno anche al di fuori degli incontri effettuati dal Consulente Tecnico del Giudice
  • Per le operazioni per le quali la sua presenza non è opportuna, come ad esempio nel caso di somministrazione di test, richiederà al Consulente Tecnico d’Ufficio che vengano audio e/o videoregistrate e che copia delle stesse gli vengano consegnate dal Consulente Tecnico d’Ufficio
  • Egli potrà formulare osservazioni e riserve nell’ambito dell’accertamento
  • Egli potrà, inoltre, presentare richiesta di specifiche indagini
  • Far risultare nella relazione del Consulente Tecnico d’Ufficio i dati che ritiene opportuni e rilevanti ai fini dell’accertamento (quale corrispondente dell’obbligo del CTU di tener conto delle osservazioni e delle istanze di parte)
  • Partecipare alla programmazione del calendario delle sedute per lo svolgimento dell’incarico
  • Rivolgersi tramite difensore della parte al Giudice per ogni controversia insorta con il CTU
  • Agli inizi del lavoro, è opportuno che i consulenti si incontrino per accordarsi sulla metodologia e chiarire in che modo intendano svolgere l’indagine, avanzando le rispettive richieste e concordando modi e tempi delle varie operazioni. Nel corso dell’iter di consulenza, è poi indispensabile che si effettuino uno o più incontri fra consulenti finalizzati alla discussione di quanto emerso dalle rispettive osservazioni perché lo scambio tra i colleghi sia effettivo, si possa mettere a disposizione di tutti i dati che ciascuno ha acquisito e si renda effettiva la verifica del reciproco operato.

Dunque, il Consulente Tecnico di Parte riveste un ruolo fondamentale per il genitore durante tutto l’iter della CTU: fa da filtro e da traduttore cercando da un lato di attutire l’impatto emotivo dell’incontro e, dall’altro, di favorire la rielaborazione dei contenuti e delle emozioni che via via emergono.

Per quanto la Ctu non sia una psicoterapia, il solo riferire la storia del rapporto, del matrimonio e della separazione va a toccare ferite non ancora rimarginate, emozioni non ancora elaborate; così per il genitore può essere difficile pensare all’interesse dei figli e agire di conseguenza.